Corso patentino frigorista

Meno costi con il patentino da frigorista

La soluzione per tagliare le spese? Certificarsi F-GAS!

Nel settore del vending esistono obblighi di legge ben precisi, in parte legati all’abilitazione HACCP e quindi all’igiene alimentare, in parte inerente alla sicurezza, e in parte riguardanti la manutenzione dei distributori automatici. Assolvere a ognuno di questi ambiti normativi e sanitari è di fondamentale importanza per garantire un servizio all’altezza delle aspettative e non incorrere in sanzioni. Occorre tuttavia quantificare i costi: se vogliamo che la nostra azienda di vending sia organizzata ed efficiente, dobbiamo per forza investire. Ma come essere competitivi senza sprecare risorse?

La consulenza di una società specializzata ci potrà aiutare sotto diversi punti di vista. Per cominciare a tagliare le spese, un’ottima soluzione è conseguire il patentino di frigorista e quindi la certificazione F-GAS. Avere nel proprio organico un tecnico abilitato F-GAS permette infatti di eseguire i controlli e le attività di manutenzione dei propri distributori in totale autonomia, senza bisogno di appoggiarsi a ditte esterne, con immediati benefici in termini di costi da sostenere.

Ma perché il patentino di frigorista e la certificazione F-GAS ? La risposta è presto detta. Il patentino e la certificazione, istituiti dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è indispensabile per lavorare con qualsiasi apparecchiatura fissa di refrigerazione, tra cui appunto i distributori automatici del settore vending. Chi non è in possesso di patentino e certificazione in corso di validità, non può quindi svolgere operazioni di manutenzione, assistenza, riparazione e controllo su tali apparecchiature.

Nel momento in cui si verifica un malfunzionamento al distributore, l’azienda priva di certificazione F-GAS non potrà fare altro che chiamare un tecnico abilitato, 5attendere l’uscita e pagare il sopralluogo e l’eventuale riparazione. Viceversa, l’azienda con personale abilitato potrà risolvere il problema in tempi rapidi e a costo zero. Un obiettivo alla portata di tutti, realizzabile con un percorso formativo specifico.

Per ottenere il patentino bisogna a questo proposito partecipare a un corso di formazione presso un ente o una società accreditata, sostenendo poi l’esame di abilitazione indispensabile per essere inclusi nel registro telematico nazionale F-GAS. Il patentino autorizza l’azienda a svolgere le operazioni di cui sopra ed è quindi uno strumento competitivo nei confronti della concorrenza, con ripercussioni positive di breve e lungo periodo sul bilancio.

Una volta conseguito il patentino, questo ha validità di 5 anni e va rinnovato con un nuovo esame al termine del quinquennio. Attenzione all’invio della pratica perché la domanda va presentata in via telematica senza errori di compilazione, completa dei dati e dei codici relativi all’attività che si intende svolgere. Eventuali mancanze o incompletezze rendono necessario un nuovo invio della pratica.

Passiamo ora la punto centrale della questione, ovvero il discorso economico. A fronte di una spesa più che sostenibile per conseguire il patentino frigorista e la certificazione F-GAS, a quanto ammonta il potenziale risparmio? Difficile rispondere. Sicuramente il beneficio è direttamente proporzionale al numero dei distributori automatici che l’azienda gestisce in modo diretto o in conto terzi. Ciò significa che a ogni raddoppio del numero dei distributori, avremo un raddoppio dell’importo risparmiato.

Vediamo un esempio teorico. Ipotizziamo che un’azienda gestisca una rete di 20 distributori automatici in provincia di Roma e ipotizziamo che per ciascuno di questi distributori spenda in media 300 euro di manutenzione l’anno. Sono 6.000 euro totali di manutenzione che l’azienda può risparmiare fin da subito grazie alla certificazione F-GAS. In 5 anni di validità del patentino, sono circa 30.000 euro, da cui ovviamente togliere il costo del tecnico interno e del patentino stesso.

Si tratta di un conto teorico, che tuttavia dimostra chiaramente le possibilità di risparmio per aziende di vending piccole, medie e grandi. Senza contare il guadagno a livello di efficienza e velocità di ripristino dei guasti che, inevitabilmente, si verificano durante il funzionamento dei distributori automatici.

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