Verifica controllo e perizia antisismica per agibilità

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Verifica, controllo e perizia antisismica per agibilità

Quando parliamo di verifica, controllo e perizia antisismica in Italia dobbiamo fare riferimento innanzitutto all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 2003, prorogata al 31 marzo 2013 e ad oggi in vigore sul territorio nazionale. Accanto alla suddivisione del paese in 4 categorie di rischio sismico, l’ordinanza prevede l’obbligo di accertare la cosiddetta vulnerabilità sismica degli edifici da parte di proprietari e responsabili. Fabbricati, capannoni, stabilimenti industriali, centri produttivi e strutture di vario genere vengono individuate di volta in volta dalle Regioni, chiamate a decidere le tipologie di edifici che devono essere sottoposte ad accertamenti. Districarsi in una tale babele non è affatto semplice, soprattutto per chi non è del mestiere.

Il risultato di queste valutazioni di vulnerabilità, lo ricordiamo, è un indice di rischio che va da 0 a 1. Più è vicino allo 0, meno resistente è la struttura.

Si devono svolgere indagini approfondite che prevedono prelievi di materiali e studi approfonditi della struttura, è un’analisi seria  e l’impegno e la quantità di analisi da svolgere sono commisurate alla dimensione degli edifici e se le valutazioni sono fatte senza tutte le analisi previste, sono inutili e non consentono poi di stimare correttamente gli interventi, dato che la messa in sicurezza degli edifici costa ben di più della verifica, una buona valutazione della vulnerabilità serve anche a ridurre la spesa successiva e dà quindi un quadro di riferimento per poter intervenire, è una diagnosi più accurata che permette di passare più efficacemente alla fase operativa, quella dell’intervento di consolidamento.

Il problema delle verifiche, naturalmente, riguarda soprattutto gli edifici costruiti prima delle norme di progettazione antisismica. In un certo senso, per i tecnici, è implicito che edifici vecchi non abbiano le stesse caratteristiche di resistenza di quelli nuovi.

La verifica di un edificio esistente è forse una delle sfide più complesse per un professionista. Il primo passo è conoscerlo, capire com’è fatto. Per costruzioni molto vecchie non si conoscono nemmeno i materiali di partenza, che spesso sono pure stati rimaneggiati nel tempo. Le indagini iniziano dunque con veri e propri prelievi di campioni di materiali che vanno poi analizzati in laboratorio.

Le prove sismiche possono essere dirette e indirette 

Le prove dirette : utilizzano i metodi Down-hole e Crosshole

Le prove indirette a loro volta si dividono in :

Prove indirette attive: che utilizzano i metodi M.A.S.W. = (Multi-chanel analysys of surface wave)previste dalla normativa antisisimica ed il metodo rifrazione

Prove indirette passive: H.V.S.R. ( Horizontal to Vertical Spatial Ratio)Re.Mi. ( Refraction Microtremor)

Una volta completate le analisi, si passa ai modelli ingegneristici. L’indice risulta da una serie molto complessa di valutazioni numeriche che stimano, a diverse intensità sismiche, il rischio di collasso di diverse parti dell’edificio.

Sostanzialmente, confrontiamo la capacità di resistenza dell’edificio vecchio con quella di uno nuovo. La stima dipende sia dalle caratteristiche intrinseche della struttura che dalla zona su cui è costruita, che ha diversi gradi di pericolosità sismica. Fondamentalmente, l’indice è dato dal rapporto tra la capacità dell’edificio a resistere e la forza di accelerazione attesa in caso di terremoto. Maggiore la capacità, più siamo vicini all’IR 1 o superiore. Quando la capacità è inferiore alla domanda, cioè alla sollecitazione data dal terremoto atteso, andiamo verso lo 0.

Una vulnerabilità alta serve a indirizzare e programmare gli interventi.

Ricordandoci che comunque la lotta contro il terremoto è anche una lotta contro il tempo. E quindi non solo dobbiamo intervenire per la messa in sicurezza ma dobbiamo farlo in tempi congrui.

Noi di LDG offriamo in questo senso un servizio di assistenza completo e su misura, effettuato con indipendenza grazie ad un nostro team di ingegneri di lunga esperienza esperti, in costruzioni e consolidamenti.

Chi si rivolge a noi può contare su tecnici qualificati in grado di gestire l’iter di verifica, controllo e perizia antisismica secondo quanto previsto a livello regionale in Campania, nel Lazio e nelle altre regioni del centro e sud Italia.

In tempi rapidi effettuiamo il sopralluogo sul posto e ci occupiamo di acquisire i dati salienti attraverso rilievi strumentali accurati. L’analisi permette di valutare se la costruzione richiede o meno interventi, se deve essere modificata (declassata, cambiata di destinazione d’uso o posta sotto cautela), o ancora se sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità portante. E per quanto riguarda la certificazione antisismica?

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Anche da questo punto di vista LDG Service, società di consulenza per le certificazioni aziendali alle aziende, è in prima linea con una proposta di alto livello rivolta a imprenditori e professionisti. Chiunque desideri intraprendere il percorso di certificazione antisismica può farlo con noi e i nostri partner certificati Accredia, a condizioni vantaggiose e nella massima trasparenza. Il personale di LDG Service segue passo passo le questioni legate alle certificazioni aziendali obbligatorie, dalla burocrazia agli aspetti tecnici, con l’obiettivo di conseguire l’attestato di sicurezza degli edifici. Un servizio puntuale, affidabile e rigoroso, per salvaguardare il futuro della propria azienda ed evitare di incorrere in sanzioni pesanti in caso di controlli o eventi sismici. Richiedi subito un appuntamento!

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