Sicurezza elettrica e  nell’impianto di messa a terra

Perché si fa l’impianto di messa a terra?

Per proteggere gli esseri viventi che possono giungere a contatto con parti che, per diversi motivi, come induzione, inattendibili manovre e soprattutto un inefficiente isolamento potrebbero entrare involontariamente in contatto con delle porzioni in tensione “contatti indiretti”.

Per proteggere  elementi di impianto, e più in generale di quanto contenuto all’ interno di una porzione di spazio, da azioni esterne di carattere elettrostatico od elettromagnetico, mediante schermi metallici collegati a terra per l’opportuna  verifica di messa a terra dell’impianto elettrico.

Proteggere il funzionamento di impianti ed apparecchi quando essi, per il loro funzionamento richiedono il collegamento a terra di punti determinati, come ad esempio il centro stella dei trasformatori trifase

Proteggere gli impianti e più in generale di quanto contenuto all ’interno di un porzione di spazio dagli effetti delle scariche atmosferiche.

combi420Perché si misura la resistenza di terra?

La misurazione della resistenza di terra è precedente alla redazione di qualsiasi progetto per la parte sicurezza di un impianto elettrico “messa a terra” o di dispositivi di protezione dalle scariche atmosferiche.

Una volta ultimato l’ impianto,  la misura della resistenza di terra in fase di verifica non si deve discostare da quella della progettazione iniziale.

La misura si effettua per verificare se il valora della resistenza di terra è accettabile ai fini della sicurezza elettrica.

Il verbale di verifica dell’impianto di messa a terra, effettuato da organismo notificato al Ministero, dovrà essere conservato e a disposizione degli organismi di vigilanza in caso di ispezione.

Richiedi subito la verifica!

Richiesta Info Verifica Impianto di Messa a Terra

C’e un obbligo di legge per la messa a terra?

La risposta è si, il DPR 462/2001 entrato in vigore il 23 gennaio 2002 e indica testualmente al Capo 1. Richiedi subito la verifica!

“ Il presente regolamento disciplina i procedimenti relativi alle installazioni ed ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, agli impianti elettrici di messa a terra e agli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione collocati nei luoghi di lavoro”.

“Con uno o più decreti del Ministero della salute, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed il Ministero delle attività produttive, sono dettate disposizioni volte ad adeguare le vigenti prescrizioni in materia di realizzazione degli impianti di cui al comma 1. In particolare, tali decreti individuano i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti elettrici di messa a terra e gli impianti relativi alle installazioni elettriche in luoghi con pericolo di esplosione.”

Inoltre il Ministero chiarisce la verifica di messa a terra nel condominio con questa nota:

Verifica impianto di messa a terra condominio

La Circolare ministeriale del 25/2/2005 con protocollo  n.10723 chiarisce obblighi da parte dei condomini di effettuare la verifica dell’impianto di messa a terra terra.

“Detto obbligo debba ritenersi sussistente ogni qualvolta  sia comunque individuabile un ambiente di lavoro e quindi anche quando non si sia in presenza – al momento – di rapporto di lavoro dipendente strictu sensu (dal latino- in senso stretto) potendo tale rapporto essere instaurato anche successivamente per decisione assembleare.”

Chi dovrà fare le verifiche dell’impianto di  messa a Terra?

Un solo lavoratore dipendente è sufficiente affinchè diventi obbligo la verifica. Ci sono altre attività che non presumono la norma e presenza di proprio personale dipendente, ma anche utilizzando occasionalmente il loro operato sono soggette a tali verifiche. Richiedi subito la verifica!

Ogni quanto le verifiche di messa a terra?

La verifica Dpr 462-2001 è biennale per i locali medici, cantieri, ambienti a maggior rischio in caso di incendio (attività soggette al CPI dei Vigili del Fuoco), impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione ed impianti di protezione contro le scariche atmosferiche. La periodicità è quinquennale per tutti gli altri casi.

Strutture ad uso medico:

Le strutture ad uso medico sono quelle nelle quali si utilizzano apparecchiature elettriche che possono entrare in contatto con il paziente:

Studio dentistico, centro estetico, ospedale, centro fisioterapico.

Locali MA.R.CI a maggior rischio in caso di incendio quali:

In primis quelle che  hanno necessità del Certificato di Prevenzione Incendi dei Vigili del Fuoco (CPI) da parte dei vigili del fuoco come:

Luoghi di pubblico spettacolo “teatro, cinema, ecc….”, strutture come alberghi, depositi di materiale infiammabile, autorimesse, distributore di carburante, industria alimentare con presenza di polveri, depositi di vernici.