Regolamento UE 2025/40: cosa cambia per gli imballaggi alimentari
Il tema della sostenibilità ambientale è ormai centrale in ogni settore produttivo, e l’industria alimentare non fa eccezione. Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2025/40, l’Unione Europea introduce importanti cambiamenti in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio, puntando con decisione verso l’economia circolare.
Cosa prevede il Regolamento UE 2025/40
Il nuovo regolamento, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE il 12 gennaio 2025, fissa obiettivi ambiziosi per ridurre i rifiuti, incentivare il riutilizzo e migliorare la riciclabilità degli imballaggi, in particolare nel settore alimentare.
Tra le novità principali troviamo:
1. Obblighi di riutilizzo e riciclabilità
Entro il 2030, gli Stati membri dovranno garantire che una quota significativa degli imballaggi immessi sul mercato sia riutilizzabile o riciclabile. In particolare:
- Gli imballaggi per bevande dovranno essere riutilizzabili per almeno il 10% entro il 2030.
- Tutti gli imballaggi dovranno essere progettati per essere riciclati in modo efficiente.
2. Stop agli imballaggi monouso
Dal 1° gennaio 2030, saranno vietati:
- Gli imballaggi in plastica monouso per ortofrutta di peso inferiore a 1,5 kg.
- I contenitori monouso per alimenti e bevande consumati all’interno di bar, ristoranti e hotel.
Un cambiamento che coinvolge direttamente aziende di trasformazione alimentare, catering e grande distribuzione.
3. Restrizione di sostanze pericolose
Il regolamento introduce severi limiti all’uso di sostanze chimiche negli imballaggi:
- Divieto dei PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) nei materiali a contatto con alimenti a partire dal 12 agosto 2026.
- Limiti alla presenza di metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, cromo VI) pari a 100 mg/kg.
Approfondisci anche: Regolamento UE 2025/351 sulle plastiche alimentari
4. Etichettatura armonizzata in tutta l’UE
Per favorire la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti, il regolamento introduce un sistema di etichettatura uniforme da applicare su tutti gli imballaggi, obbligatorio entro il 12 agosto 2028.
Le etichette dovranno indicare:
- Il materiale di composizione dell’imballaggio
- Le istruzioni per il corretto smaltimento
Chi è coinvolto?
Il regolamento interessa:
- Produttori di alimenti e bevande
- Aziende di confezionamento
- Distributori, GDO e ristorazione
- Operatori logistici
- Importatori di materiali e imballaggi
Tutti i soggetti coinvolti nella filiera dovranno adattare i propri processi per rispettare le nuove disposizioni, pena sanzioni e restrizioni commerciali.
Quali sono le conseguenze operative per le imprese?
Adeguarsi al Regolamento 2025/40 significa rivedere in modo strategico:
- Le scelte sui materiali di imballaggio
- I fornitori e le specifiche tecniche
- Le modalità di etichettatura dei prodotti
- Le politiche ambientali e di sostenibilità aziendale
➡️ Per evitare problemi, è fondamentale aggiornare la documentazione tecnica, formare il personale e pianificare investimenti nei materiali alternativi e nelle tecnologie di imballaggio.
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Conclusione
Il Regolamento (UE) 2025/40 rappresenta un cambio di paradigma per l’intero settore degli imballaggi alimentari. Non si tratta più di semplici “linee guida”, ma di obblighi concreti che impongono un adeguamento rapido e strategico.
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