Come prevenire i rischi strutturali nei cantieri dopo il crollo del Ponte Morandi: guida aggiornata per aziende e RSPP
Analisi del rischio strutturale nei cantieri post-Ponte Morandi. Prevenzione, DVR e sicurezza per infrastrutture aziendali. Scopri come tutelare la tua impresa.
️ Come prevenire i rischi strutturali nei cantieri dopo il crollo del Ponte Morandi
Il crollo del Ponte Morandi di Genova avvenuto il 14 agosto 2018 ha rappresentato uno spartiacque nella percezione dei rischi strutturali in ambito edilizio e infrastrutturale. Oltre alle vittime e al danno economico, ha evidenziato quanto sia fondamentale agire preventivamente su manutenzione, controlli e valutazione dei rischi nei cantieri.
Da quel momento, le aziende che operano in ambito civile, industriale o stradale hanno il dovere — e la necessità — di rivedere il proprio approccio alla sicurezza strutturale.
Lezione dal disastro: rischi strutturali da non sottovalutare
I rischi strutturali riguardano ogni possibile cedimento o instabilità di:
- strutture permanenti (capannoni, ponti, stabilimenti);
- strutture provvisorie (ponteggi, gru, impalcature).
I principali fattori di rischio:
- ❌ Errori di progettazione o calcolo statico
- ⚠️ Uso di materiali non conformi
- Corrosione, infiltrazioni, umidità
- ️ Sovraccarichi da macchinari, mezzi o accumuli imprevisti
➡️ È essenziale integrare questi scenari nei DVR aziendali e nei Piani Operativi di Sicurezza (POS) per ogni cantiere.
Approfondisci: Valutazione dei Rischi DVR
⚖️ Obblighi del datore di lavoro secondo il D.Lgs. 81/08
Il Testo Unico sulla Sicurezza impone al datore di lavoro la gestione attiva del rischio strutturale. In particolare, sono obbligatorie:
✅ Azioni previste dalla legge:
- Redazione del DVR aggiornato con sezioni sui rischi strutturali
- Attivazione di piani di manutenzione preventiva e programmata
- Ispezioni tecniche periodiche con professionisti abilitati
- Formazione specifica del personale coinvolto in attività in quota o in ambienti strutturalmente complessi
Leggi anche: Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore
️ Cosa può fare concretamente un’azienda?
Passi operativi per la prevenzione del rischio crolli:
- Verificare la stabilità strutturale degli edifici e delle impalcature esistenti
- Pianificare ispezioni e collaudi con tecnici strutturisti o ingegneri civili
- Integrare i controlli nel DVR e nel POS, specialmente in ambienti esposti a vibrazioni o carichi variabili
- Formare operai e preposti sul riconoscimento di segni premonitori (crepe, inclinazioni, rumori anomali)
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Conclusione
Il crollo del Ponte Morandi ha insegnato che nessuna struttura è “per sempre”. Solo una gestione consapevole, strutturata e tecnicamente valida della sicurezza può evitare incidenti che colpiscono vite umane, bilanci aziendali e reputazione.
Non aspettare che un evento critico fermi la tua attività.
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