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AI Act UE e impatti sul DVR: come cambia la valutazione dei rischi aziendali

Il nuovo Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) impone alle aziende di rivedere il DVR includendo i rischi legati all’IA. Scopri come adeguarti per tempo e trasformare l’obbligo normativo in vantaggio competitivo.


Introduzione: quando l’Intelligenza Artificiale entra nella sicurezza sul lavoro

Con l’approvazione definitiva dell’AI Act da parte del Parlamento Europeo il 13 marzo 2024, l’Unione Europea compie un passo storico: è la prima al mondo a dotarsi di un quadro normativo orizzontale sull’intelligenza artificiale, ispirato a un principio fondante della legislazione europea: la gestione del rischio.

Per le imprese italiane questo si traduce in un impatto diretto su uno degli obblighi più consolidati: l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), previsto dal D.Lgs. 81/08. L’IA non è più solo un tema tecnologico: è un fattore di rischio professionale.


Cos’è l’AI Act UE e perché interessa tutte le imprese

Il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) si applica a tutte le aziende che sviluppano, distribuiscono o utilizzano sistemi di IA nell’Unione Europea. La logica alla base è il “risk-based approach”, che classifica i sistemi di IA in quattro categorie:

Livello di rischio Esempi di IA Stato giuridico
Rischio inaccettabile Social scoring, sorveglianza di massa Vietati
Alto rischio IA in ambito lavorativo, sanitario, istruzione, giustizia Ammessi ma soggetti a obblighi
Rischio limitato Chatbot, assistenti virtuali Obbligo di trasparenza
Rischio minimo Sistemi IA per videogiochi, filtri spam Utilizzabili liberamente

Fonte: Commissione Europea – Artificial Intelligence Act


Quali impatti ha l’AI Act sul DVR aziendale?

L’uso dell’IA nei processi aziendali (selezione del personale, videosorveglianza, gestione accessi, manutenzione predittiva, ecc.) può generare rischi nuovi o modificare quelli esistenti. Il datore di lavoro, in collaborazione con RSPP, medico competente e rappresentanti dei lavoratori, dovrà:

  • Individuare i sistemi IA presenti in azienda
  • Classificare il rischio secondo l’AI Act
  • Valutare l’impatto sul lavoratore e sul processo
  • Aggiornare il DVR integrando i rischi legati all’IA
  • Pianificare misure di prevenzione e formazione specifica

Un esempio concreto? Un sistema IA di valutazione automatica dei curriculum usato in fase di selezione potrebbe discriminare inconsapevolmente alcuni candidati: ciò costituisce un rischio psicosociale e organizzativo da valutare nel DVR.


Le principali aree aziendali coinvolte

Ecco una tabella che evidenzia gli ambiti aziendali più esposti agli impatti dell’AI Act sul DVR:

Ambito IA utilizzata Rischio emergente
Risorse Umane IA per screening CV, valutazione performance Bias algoritmico, violazione privacy
Produzione e manutenzione IA per manutenzione predittiva, robotica Errore predittivo, fallimenti di sicurezza
Logistica e trasporti Sistemi IA per pianificazione e guida autonoma Collisioni, guasti di sistema, malfunzionamento IA
Sorveglianza e accessi Riconoscimento facciale, videosorveglianza smart Sorveglianza eccessiva, profiling, errore biometrico
Customer care Chatbot e assistenti virtuali Informazioni errate, frustrazione dell’utente finale

Quando aggiornare il DVR? Le tempistiche

Le disposizioni dell’AI Act entreranno in vigore progressivamente:

  • Seconda metà 2025: obblighi per sistemi ad alto rischio
  • 2026: piena applicazione del Regolamento

Il DVR andrà aggiornato contestualmente all’introduzione o utilizzo significativo di un sistema IA, come previsto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/08.


Opportunità e vantaggi per le imprese

Adeguarsi all’AI Act non è solo un obbligo normativo, ma una leva per:

  • ✅ Rafforzare la reputazione aziendale
  • ✅ Dimostrare compliance in caso di audit
  • ✅ Prevenire contenziosi legati a bias o discriminazioni
  • ✅ Migliorare la qualità delle decisioni aziendali

Per un supporto professionale nell’adeguamento del DVR ai requisiti dell’AI Act, contatta LDG Service: offriamo consulenza mirata, analisi dei rischi innovativi e formazione su misura.


Conclusione: serve un nuovo approccio al rischio

L’intelligenza artificiale è già una realtà quotidiana nelle aziende, ma non può essere gestita con strumenti del passato. L’AI Act ci ricorda che ogni innovazione, per essere sostenibile, deve essere anche sicura, trasparente e tracciabile.

Il DVR non è più un adempimento burocratico: è lo strumento chiave per proteggere lavoratori, reputazione e continuità aziendale nell’era dell’IA.


Link utili


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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.