Fattori di rischio soggetti a norme particolari

Cloruro di vinile monomero DPR  962/82
Piombo D.Lgs 277/91
Amianto D.Lgs 81/2008 Titolo IX Capo III
Rumore D.Lgs 81/2008 Titolo VIII Capo  II
Movimentazione manuale dei carichi D.Lgs 81/2008 Titolo  VI
Attrezzature munite di VDT D.Lgs 81/2008 Titolo VII
Agenti cancerogeni D.Lgs 81/2008 Titolo IX Capo II
Agenti biologici D.Lgs 81/2008  Titolo X
Ammine aromatiche D.Lgs 77/92

Il documento di valutazione dei rischi deve essere tenuto a disposizione in azienda per la consultazione anche da parte dell’organo di vigilanza.

L’obbligo di trasmettere il documento di valutazione dei rischi ovvero l’autocertificazione all’organo di vigilanza è previsto solamente in caso di specifica richiesta dell’organo di vigilanza stesso (art. 64 DPR 303/56).

DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE  E DA PRODURRE

Presso l’ufficio  del Responsabile S.P.P. sono disponibili tutte le documentazioni per la sicurezza e la salute dei lavoratori tra le quali (elenco indicativo e non esaustivo) :

  • Copia della documentazione di avvenuta denuncia agli Enti Previdenziali, Assicurativi e Antinfortunistici.
  • Registro infortuni.
  • Copia delle denunce di infortunio all’INAIL, del Verbale interno di infortunio e dei certificati medici.
  • Cartelle Sanitarie.(ove previste)
  • Registro delle visite periodiche del medico competente.(ove previste)
  • Copia dei verbali di ispezione degli organi di vigilanza.
  • Libretti dei mezzi e delle attrezzature soggette ad omologazioni, collaudo e verifica, corredati dai certificati di 1° collaudo e verifica periodica.
  • Libro matricola.
  • I verbali relativi a:
  • informazione e formazione ai lavoratori
  • Consegna dei dispositivi di protezione individuali
  • costituzione delle squadre di soccorso
  • riunioni periodiche dello Staff della sicurezza.

Metodologia operativa di valutazione del rischio

I rischi per la sicurezza sono quindi classificati come segue:

RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI PER LA SALUTE RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Strutturali Agenti Chimici Organizzazione del Lavoro
Meccanici Agenti Fisici Fattori Psicologici (es. stress)
Elettrici Agenti Biologici Fattori Ergonomici
Sostanze Pericolose Materiali radioattivi Condizioni di Lavoro Difficili
Esplosioni e Incendi

Attribuendo al lavoratore un ruolo centrale, si è dato inizio al processo valutativo individuando gruppi di lavoratori per mansioni che possono essere considerati omogeneamente esposti a tutti i principali fattori di rischio sopra riportati.

In base alle indicazioni ricevute ed alla analisi dei rilievi effettuati è stato possibile identificare e stimare i pericoli potenziali in termini di gravità e probabilità nonché le possibili interazioni con i lavoratori esposti.

Criteri di Valutazione dei Rischi

Il rischio è valutato secondo la formula: R = P x G

R = rischio

P = probabilità che l’evento dannoso si verifichi

G = gravità del danno

P/G corrispondono ad un valore che va da 1 a 4

TABELLA 1 – Scala delle probabilità P

Probabilità
Valore Livello Definizioni / Criteri
4 Altamente probabile Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori.

Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in Azienda simile o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali, dell’Azienda, dell’ASL, dell’ISPESL, etc.).

Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda.

3 Probabile La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.

E’ noto qualche episodio in cui la mancanza ha fatto seguito il danno.

Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda.

2 Poco probabile La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze fortunose di eventi.

Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.

Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa.

1 Improbabile La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti.

Non sono noti episodi già verificatisi.

Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

TABELLA 2 – Scala dell’entità del danno D

Gravità
Valore Livello Definizioni / Criteri
4 Gravissimo Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.

Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.

3 Grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.

2 Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.

Esposizione cronica con effetti reversibili.

1 Lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile.

Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Criteri di Valutazione dei Rischi

Applicazione della formula R = P x G ai fini della valutazione dei rischi

Matrice del rischio

Probabilità

Danno
1 2 3 4
4 4 8 12 16
3 3 6 9 12
2 2 4 6 8
1 1 2 3 4
 Priorità degli interventi
 R > 8  Azioni correttive indilazionabili.
4 < R < 8  Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza.
 1 < R < 4  Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve/ medio termine.

L’impianto metodologico che meglio sposa i criteri sopra citati prevede l’utilizzo di Liste di Controllo, peraltro, lo strumento più comunemente adottato in tutte le procedure di Audit su problemi quale è quello della Sicurezza del Lavoro.

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