AIA Autorizzazione Integrata Ambientale

Come ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è un titolo abilitativo fondamentale per le attività industriali che possono avere un impatto significativo sull’ambiente. In questa guida chiara e aggiornata spieghiamo cos’è l’AIA, chi è obbligato a richiederla, quali documenti servono e come affrontare l’iter autorizzativo previsto dal D.Lgs. 152/2006.


Il problema: senza AIA, l’impianto non può funzionare

Molte imprese non sanno di essere soggette all’obbligo di AIA o sottovalutano la complessità della procedura. La mancanza di autorizzazione può comportare:

  • Sanzioni amministrative e penali
  • Fermo impianto
  • Responsabilità per danni ambientali

L’opportunità: ottenere l’AIA nel modo corretto

L’AIA consente di gestire in modo integrato tutti gli aspetti ambientali di un impianto:

  • Emissioni in atmosfera
  • Scarichi idrici
  • Gestione rifiuti
  • Rumore e suolo

Il rilascio avviene solo dopo la verifica della conformità alle Migliori Tecniche Disponibili (BAT) indicate nei documenti europei BREF.


✅ Cos’è l’AIA secondo il Testo Unico Ambientale

L’Autorizzazione Integrata Ambientale è disciplinata dagli articoli 29-bis e seguenti del D.Lgs. 152/2006 (Parte Seconda, Titolo III-bis). Essa:

  • Sostituisce le autorizzazioni settoriali
  • Si applica agli impianti elencati nell’Allegato VIII
  • Ha una durata di 10 anni, rinnovabile
  • Include prescrizioni su controlli, limiti e tecnologie

Come si ottiene l’AIA: fasi principali

1. Verifica dell’obbligo

Consulta l’Allegato VIII del D.Lgs. 152/2006 per capire se l’attività rientra tra quelle soggette (es. trattamento rifiuti, impianti chimici, allevamenti intensivi).

2. Predisposizione della documentazione

La domanda deve contenere:

  • Descrizione tecnica dell’impianto
  • Ciclo produttivo e impatti ambientali
  • Analisi delle emissioni
  • Relazione sulle BAT applicate
  • Piano di monitoraggio ambientale

3. Presentazione della domanda

L’istanza va presentata all’autorità competente:

  • Regione o Provincia per impianti locali
  • Ministero dell’Ambiente per impianti di interesse nazionale

4. Istruttoria e consultazione pubblica

L’Ente esamina la documentazione, coinvolge altri enti (ARPA, ASL) e apre una fase di consultazione pubblica.

5. Rilascio del provvedimento

Se tutto è conforme, l’AIA viene rilasciata con eventuali prescrizioni. Deve essere rinnovata o riesaminata in caso di modifiche sostanziali o aggiornamento delle BAT.


Esempio pratico

Un impianto per il trattamento di rifiuti speciali > 10 t/g:

  • È soggetto ad AIA
  • Deve dimostrare l’utilizzo delle BAT per il trattamento e l’abbattimento delle emissioni
  • Deve presentare un piano di monitoraggio e gestione dei rifiuti

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  • Verifica dell’obbligo AIA e analisi BAT
  • Redazione e presentazione della domanda
  • Interfaccia con enti pubblici e autorità competenti
  • Gestione delle fasi di consultazione e rinnovo

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Risorse utili


Conclusione

Ottenere l’AIA significa dimostrare responsabilità ambientale e rispetto della legge. È un requisito essenziale per le imprese che vogliono operare in sicurezza, evitare sanzioni e garantire la sostenibilità della propria attività. Richiedi ora!

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.