Emissioni in atmosfera: autorizzazioni e limiti per gli impianti
Le emissioni in atmosfera sono regolamentate in modo stringente dal Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) per tutelare la qualità dell’aria e la salute pubblica. In questo articolo analizziamo quali sono gli obblighi per gli impianti industriali, come ottenere l’autorizzazione e quali limiti devono essere rispettati.
Il problema: emissioni non autorizzate = rischio sanzioni e sospensione attività
Molti impianti e attività produttive generano emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, ma non sempre sono consapevoli degli obblighi normativi e delle autorizzazioni necessarie. Una gestione superficiale può comportare:
- Sanzioni fino a 100.000 euro
- Fermata dell’impianto
- Danni ambientali e d’immagine
L’opportunità: rispettare il TUA e operare in sicurezza
La Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 definisce le regole per:
- Autorizzare le emissioni in atmosfera
- Individuare i valori limite
- Classificare gli impianti soggetti a regime ordinario o semplificato
- Eseguire controlli e monitoraggi
Applicare correttamente queste regole permette alle imprese di lavorare in tranquillità, evitare sanzioni e contribuire alla sostenibilità.
✅ Cosa prevede il Testo Unico Ambientale sulle emissioni
Campo di applicazione (Art. 267)
Il TUA si applica a tutte le attività che generano emissioni in atmosfera: impianti industriali, termici, laboratori, forni, attività artigianali.
Tipologie di autorizzazione (Art. 269, 272)
- Autorizzazione ordinaria per attività complesse (impianti di combustione, industrie chimiche, fonderie)
- Autorizzazione in via generale per attività a basso impatto (carrozzerie, panifici, falegnamerie)
- Regime semplificato per impianti minori indicati all’art. 272
Valori limite di emissione (Art. 271)
Devono essere rispettati i limiti per sostanze come:
- Polveri sottili (PM10)
- Ossidi di azoto (NOx)
- Composti organici volatili (COV)
- Anidride solforosa (SO₂)
- Metalli pesanti
Gli allegati alla Parte Quinta contengono le tabelle ufficiali dei limiti per categoria di attività.
Monitoraggio e controlli (Art. 275-279)
I gestori devono:
- Eseguire campionamenti e analisi periodiche
- Trasmettere i dati agli enti competenti (ARPA, Regione)
- Conservare i report per almeno 5 anni
- Garantire l’accesso agli ispettori
Esempio pratico
Un’azienda che utilizza forni per trattamenti termici deve:
- Richiedere autorizzazione alle emissioni (Art. 269)
- Installare camini conformi con punto di prelievo
- Rispettare i limiti previsti per COV e polveri
- Inviare i risultati delle analisi annuali all’ente regionale
Come ti supporta LDG Service
LDG Service accompagna le imprese nel percorso autorizzativo e di adeguamento:
- Pratiche per autorizzazioni ordinarie e semplificate
- Verifica tecnica degli impianti
- Monitoraggi delle emissioni in collaborazione con laboratori accreditati
- Formazione per responsabili ambientali interni
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Risorse utili
- D.Lgs. 152/2006 – Normattiva
- ISPRA – Emissioni in atmosfera
- LDG Service – Consulenza su emissioni
- Esempio Registro_Controlli_Emissioni_LDGService
Conclusione
Gestire correttamente le emissioni in atmosfera non è solo un obbligo di legge, ma un investimento per la sostenibilità, l’efficienza produttiva e la tutela della salute collettiva. Con il supporto giusto, la tua azienda può operare nel rispetto dell’ambiente e della normativa vigente.