Bonifica amianto situazione Italia LDG Service

Amianto in Italia: mappa del rischio residuo negli edifici ante 1990

Scopri il rischio residuo dell‘amianto in Italia negli edifici ante 1990. Mappa aggiornata, dati ufficiali del Ministero dell’Ambiente e strategie di bonifica.


Introduzione: Un pericolo ancora presente

Nonostante la messa al bando dell’amianto in Italia con la legge n. 257/1992, il rischio residuo di esposizione a fibre di amianto è ancora concreto. Numerosi edifici, infrastrutture e impianti costruiti prima del 1990 contengono materiali pericolosi, rappresentando una minaccia silente per la salute pubblica.

Secondo il Portale Amianto del Ministero dell’Ambiente (fonte ufficiale), sono censiti oltre 155.000 siti contaminati da amianto in Italia, molti dei quali situati in scuole, ospedali, edifici industriali e residenziali.


Dove si trova l’amianto negli edifici ante 1990?

Mappatura_amianto_bonifiche_2024

Negli immobili costruiti prima del 1990, l’amianto è stato ampiamente utilizzato per le sue proprietà tecniche. I materiali più comuni che potrebbero contenere amianto sono:

  • Coperture in cemento-amianto (come l’Eternit)
  • Tubi di scarico e canne fumarie
  • Pavimentazioni viniliche
  • Intonaci e vernici isolanti
  • Controsoffitti e pannelli divisori

Nota Bene: La pericolosità è massima quando il materiale è danneggiato o deteriorato, rilasciando fibre cancerogene nell’aria.

Scarica la mappatura dell’amianto_bonifiche_2024


Mappatura italiana del rischio amianto

L’Italia presenta una distribuzione disomogenea del rischio amianto, con alcune aree più esposte. Secondo il Ministero, le regioni con la maggiore presenza di siti contaminati sono:

Regione Descrizione del rischio Presenza stimata
Piemonte Casale Monferrato, ex fabbriche Eternit Altissima
Lombardia Milano, Brescia, Bergamo: presenza in scuole, ospedali e industrie Alta
Emilia-Romagna Aree industriali e agricole Alta
Liguria Porti, cantieri navali, edilizia civile Alta
Toscana Ex miniere, impianti industriali Alta
Puglia Coperture agricole, edifici pubblici Media
Campania Edilizia residenziale e ospedali ante 1990 Media

Perché è ancora un rischio?

Le fibre di amianto, se inalate, sono correlate a gravi patologie come l’asbestosi, il mesotelioma e i tumori polmonari. L’assenza di interventi di bonifica in molti edifici scolastici, ospedalieri e residenziali costruiti ante 1990 alimenta il rischio sanitario.

Inoltre, la mancanza di segnalazioni o la scarsa manutenzione possono aumentare l’esposizione inconsapevole.


Come intervenire: strategie e responsabilità

Il Ministero dell’Ambiente raccomanda:

  • Censimento dei materiali contenenti amianto
  • Piano di monitoraggio e controllo periodico
  • Bonifica tramite rimozione, incapsulamento o confinamento
  • Affidarsi solo a ditte certificate per la gestione e smaltimento dell’amianto

Approfondimento ufficiale: Portale Amianto – Ministero dell’Ambiente


La mappa interattiva: dove è ancora presente l’amianto?

Visualizza la mappa interattiva aggiornata: (qui sotto ti spiego anche come inserirla su WordPress)


Conclusione: la lotta contro l’amianto continua

L’amianto è ancora una minaccia reale in molte regioni italiane. Conoscere la presenza, mappare i rischi e pianificare interventi di bonifica sono azioni fondamentali per tutelare la salute pubblica e rendere più sicuri gli ambienti di vita e di lavoro.

LDG Service supporta le aziende e gli enti pubblici nella gestione del rischio amianto: consulenze, piani di bonifica e formazione sulla sicurezza. Contatti



 

avatar dell'autore
Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.