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Sicurezza alimentare: l’acqua come ingrediente invisibile ma vitale

Scopri come l’acqua è un ingrediente chiave nella sicurezza alimentare secondo il D.Lgs. 18/2023. Analisi normativa, obblighi per le aziende e confronto con le vecchie leggi.

Nel mondo della sicurezza alimentare, spesso ci si concentra su materie prime, contaminazioni e processi di trasformazione. Ma c’è un ingrediente trasversale a tutti gli alimenti, spesso sottovalutato: l’acqua. Utilizzata per lavare, cuocere, impastare, refrigerare o semplicemente come componente diretta di un prodotto, l’acqua è parte integrante della catena alimentare.

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, la qualità dell’acqua destinata al consumo umano – e quindi anche all’uso alimentare – assume un valore normativo strategico per imprese e operatori del settore.


Il Decreto Legislativo 18/2023: un nuovo paradigma per la qualità dell’acqua

Il D.Lgs. 18/2023 recepisce la Direttiva (UE) 2020/2184 e disciplina in modo dettagliato la qualità delle acque destinate al consumo umano. Si tratta di una normativa ampia e articolata, che può essere sintetizzata in 9 aree chiave.

1. Finalità e obiettivi (Art. 1)

  • Proteggere la salute umana da contaminazioni idriche;
  • Garantire che le acque siano salubri e pulite;
  • Promuovere un accesso equo all’acqua potabile.

2. Campo di applicazione (Art. 2-3)

  • Acque potabili: rete idrica, bottiglie, cisterne;
  • Acque usate nelle imprese alimentari durante produzione e preparazione.

Esclusioni: acque minerali (D.Lgs. 176/2011), medicinali e alcune acque industriali non a contatto diretto con il prodotto.


️ 3. Obblighi generali di qualità (Art. 4)

  • Nessuna presenza di microrganismi, virus o sostanze pericolose;
  • Rispetto di parametri microbiologici e chimici (allegato I);
  • Divieto di peggiorare la qualità dell’acqua preesistente.

4. Controlli e conformità (Art. 5, 12-14)

  • Punti di controllo: rubinetto, punto di utilizzo, confezionamento;
  • Controlli:
    • Interni (gestori);
    • Esterni (autorità sanitarie).

5. Approccio basato sul rischio (Art. 6-9)

  • Introduzione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA);
  • Analisi e gestione del rischio lungo tutta la filiera idro-potabile;
  • Obbligatori per sistemi > 10.000 m³/giorno o 50.000 utenti.

️ 6. Materiali e reagenti (Art. 10-11)

  • Devono garantire sicurezza igienica e non alterare l’acqua;
  • Dal 2036 ammessi solo prodotti autorizzati dal CeNSiA e registrati.

7. Monitoraggio delle perdite (Art. 4, commi 4-6)

  • Obbligo per i gestori di valutare e ridurre le perdite di rete;
  • Trasmissione dati ad ARERA e Commissione UE.

8. Sistema informativo e sorveglianza (Art. 19-20)

  • Istituiti:
    • CeNSiA (Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque),
    • AnTeA (Anagrafe Territoriale delle Acque),
    • Commissione nazionale PSA.

⚠️ 9. Sanzioni e responsabilità

  • Conseguenze in caso di acqua non conforme o mancato controllo:
    • Provvedimenti correttivi;
    • Sospensioni;
    • Sanzioni amministrative e penali.

Collegamenti utili:


Acqua e imprese alimentari: obblighi e sicurezza

L’acqua viene considerata un ingrediente alimentare quando è incorporata nel prodotto o ne influenza le caratteristiche. Ne deriva che:

  • Deve essere inserita nel piano HACCP;
  • Va monitorata costantemente;
  • Ogni rischio va analizzato e documentato nel PSA o sistema qualità.

Approfondisci: Cos’è l’HACCP


Tabella comparativa: D.Lgs. 18/2023 vs normativa precedente

Tema Prima (D.Lgs. 31/2001) Oggi (D.Lgs. 18/2023)
Definizione acque potabili Acque per consumo umano diretto Include usi alimentari industriali
Approccio alla sicurezza Basato su valori limite Basato su analisi e gestione del rischio
Controlli Standardizzati, senza distinzione Separazione tra controlli interni e esterni
Ruolo delle imprese alimentari Marginale Centrali nella gestione dell’acqua
Materiali a contatto Indicazioni generiche Obbligo di autorizzazione e certificazione
Edifici prioritari Non normati Normati con obblighi precisi (es. scuole, ospedali)

In azienda: come garantire la sicurezza dell’acqua

Attività chiave Responsabile
Verifica della qualità dell’acqua Ufficio qualità / RSPP
Inclusione nel piano HACCP Responsabile sicurezza alimentare
Controllo dei materiali idrici Tecnico o manutentore
Formazione del personale Formatore / Datore di lavoro
Tracciabilità documentale Sistema gestionale / Software ISO-HACCP

Scopri: NormaNova, il nostro sistema ISO-HACCP documentale


Conclusione

L’acqua non è solo un “ingrediente invisibile”: è l’elemento vitale che collega ogni fase della filiera alimentare. Il D.Lgs. 18/2023 obbliga imprese, gestori idrici e autorità a lavorare insieme per garantire qualità, sicurezza e trasparenza.

LDG Service supporta le aziende con strumenti, formazione e software dedicati per affrontare con competenza le nuove sfide della sicurezza idrica e alimentare.

Contattaci per una consulenza personalizzata sulla gestione dell’acqua in ambito alimentare.

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.