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Residui di pesticidi: cosa dice il regolamento CE 396/2005

Scopri cosa prevede il Regolamento (CE) 396/2005 sui limiti massimi di residui di pesticidi negli alimenti e come garantire la sicurezza nella tua azienda agroalimentare.


Il problema: cosa sappiamo davvero dei pesticidi negli alimenti?

La presenza di residui di pesticidi nei prodotti agricoli è una delle principali preoccupazioni per i consumatori e per le aziende del settore agroalimentare. Molti si chiedono: quali sono i limiti ammessi dalla legge? Come si controllano? Sono davvero sicuri per la salute?

Per rispondere a queste domande, entra in gioco uno strumento normativo fondamentale: il Regolamento (CE) n. 396/2005, che stabilisce i Limiti Massimi di Residui (MRL) ammessi nei prodotti alimentari e nei mangimi.


L’opportunità: una norma per tutelare tutti

Pubblicato il 23 febbraio 2005, questo regolamento dell’Unione Europea ha l’obiettivo di proteggere la salute umana e animale, garantendo che l’uso dei prodotti fitosanitari non lasci residui pericolosi negli alimenti.

Il Regolamento si applica a:

  • prodotti vegetali e animali, sia freschi che trasformati;
  • alimenti destinati al consumo umano e ai mangimi per animali;
  • residui di pesticidi, metaboliti o sostanze derivate dalla loro degradazione.

Gli MRL sono stabiliti in base a valutazioni scientifiche effettuate dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e rappresentano soglie di sicurezza ben definite.


Collegamenti utili per approfondire


Le evidenze: limiti, controlli e sicurezza

Gli MRL (Maximum Residue Levels) sono espressi in mg/kg e rappresentano il massimo quantitativo legale di residuo che può essere presente in un prodotto. Ecco alcuni esempi aggiornati al 2025 per l’anguria, una delle colture più diffuse nei mesi estivi:

Principio attivo MRL su anguria (mg/kg) Osservazioni
Acetamiprid 0,01* Valore al limite di rilevabilità (LOD)
Clorantraniliprolo 0,3 Ammesso dalla normativa UE vigente
Mandipropamid 0,4 Conforme al Reg. (UE) 2022/741

* Il valore di 0,01 mg/kg indica il limite minimo rilevabile dagli strumenti di laboratorio.

Questi valori vengono aggiornati periodicamente in base alle nuove evidenze scientifiche. L’EFSA valuta la tossicità acuta e cronica, la dieta media dei consumatori europei e i risultati dei piani di monitoraggio eseguiti nei vari Stati membri.


La risposta per le imprese: conformità e responsabilità

Per le imprese agricole, i trasformatori e i distributori, conoscere i MRL è fondamentale. Un alimento che supera i limiti può essere:

  • ritirato dal mercato o bloccato alle frontiere;
  • oggetto di sanzioni amministrative o penali;
  • segnalato al sistema europeo di allerta rapido RASFF.

LDG Service supporta le aziende nella gestione della conformità ai requisiti normativi, con servizi di:

  • controllo analitico e interpretazione risultati;
  • audit sulla sicurezza alimentare;
  • formazione sul Regolamento 396/2005 e normative correlate.

Conclusione

Il Regolamento (CE) 396/2005 rappresenta una garanzia per i consumatori e un riferimento normativo imprescindibile per le aziende della filiera agroalimentare. Conoscere i limiti, aggiornarsi costantemente e verificare i propri prodotti significa tutelare la salute pubblica e difendere il proprio business.

Per garantire la conformità ai limiti di residui stabiliti dal Regolamento (CE) n. 396/2005, è fondamentale consultare regolarmente la banca dati ufficiale e le versioni consolidate del regolamento. In caso di necessità di assistenza nella navigazione della banca dati o nell’interpretazione dei limiti applicabili a specifici prodotti, è consigliabile rivolgersi a professionisti del settore o a laboratori specializzati.


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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.