infortunio sul lavoro

Infortuni sul lavoro: i numeri shock dal 2015 al 2024

Negli ultimi dieci anni (2015-2024), le statistiche sugli infortuni sul lavoro in Italia, elaborate principalmente dall’INAIL, mostrano un quadro in evoluzione: progressi nella riduzione degli incidenti, ma anche criticità persistenti, come i casi mortali e gli infortuni “in itinere”. In questo articolo analizziamo i dati, i trend, i settori più a rischio e le strategie di prevenzione, con riferimenti a risorse interne ed esterne per approfondire.

Un decennio di dati: andamenti e numeri

Secondo i rapporti INAIL, il numero di infortuni sul lavoro denunciati ha subito fluttuazioni significative nell’ultimo decennio. Nel 2015 si registravano circa 637.000 denunce, di cui 1.172 mortali. Nel 2023, ultimo anno con dati consolidati, le denunce sono scese a 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), con 1.041 decessi. I dati provvisori del 2024 (fino a ottobre) indicano 491.439 denunce e 890 casi mortali, segnando un lieve aumento (+2,5%) rispetto allo stesso periodo del 2023.

La pandemia ha influenzato i numeri: nel 2020, le denunce sono state 571.000, con un picco di 1.538 decessi, molti legati al COVID-19 riconosciuto come infortunio sul lavoro. Escludendo questi casi, il trend mostra una riduzione graduale, anche se i decessi restano una sfida aperta. Per un’analisi dettagliata, consulta i dati ufficiali sul sito INAIL.

Infortuni “In itinere” e settori critici

Un dato significativo è l’aumento degli infortuni “in itinere”, passati dal 16,1% del totale nel 2023 al 20% nel 2024. Questo evidenzia la necessità di integrare la sicurezza stradale nelle politiche aziendali, un tema che approfondiamo nella nostra sezione consulenza sulla sicurezza sul lavoro.

I settori più a rischio restano edilizia, industria manifatturiera e agricoltura. Nel 2023, l’edilizia ha rappresentato il 30% dei decessi, con cadute dall’alto e crolli tra le cause principali. L’industria manifatturiera registra circa 46.000 denunce annue, mentre l’agricoltura conta mediamente 150 decessi all’anno. Per le normative di riferimento, vedi la nostra guida su D.lgs. 81/2008.

Fattori di rischio e tendenze demografiche

Tra i fattori critici emergono:

  • Formazione insufficiente: Solo il 60% dei lavoratori riceve formazione regolare (fonte: EU-OSHA).
  • Invecchiamento della forza lavoro: La fascia 55-64 anni registra il tasso più alto di decessi (54,5 ogni milione di occupati nel 2024).
  • Infrastrutture obsolete: Molti incidenti sono legati a macchinari o impianti non aggiornati.

Dal punto di vista demografico, gli uomini subiscono il 91,7% dei casi mortali, mentre i lavoratori stranieri mostrano un’incidenza di decessi più alta (74,2 ogni milione) rispetto agli italiani (29,7). Questi dati richiedono strategie mirate, come quelle offerte dai nostri servizi di prevenzione.

Prevenzione: il ruolo di aziende e istituzioni

Negli ultimi dieci anni, misure come incentivi INAIL per la sicurezza e il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 hanno contribuito a ridurre gli infortuni. Tuttavia, il lieve aumento dei decessi nel 2024 sottolinea l’urgenza di interventi più incisivi. Adottare sistemi di gestione come ISO 45001, formare i lavoratori e aggiornare le attrezzature sono passi chiave. Sul nostro sito, trovi dettagli nella sezione documento di valutazione dei rischi.

Conclusioni

Le statistiche degli ultimi dieci anni mostrano un’Italia che ha fatto passi avanti nella sicurezza sul lavoro, ma con sfide ancora aperte, soprattutto per i casi mortali e gli infortuni stradali. Per le aziende, investire in prevenzione è un obbligo legale e morale. LDG Service offre supporto con soluzioni personalizzate: contattaci per migliorare la sicurezza nella tua realtà lavorativa. Per dati aggiornati, visita la banca dati INAIL.

La sicurezza è una responsabilità condivisa: solo con un impegno collettivo possiamo ridurre i numeri di questa silenziosa emergenza.

 

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.