Incidenti sicurezza crollo gru

Torino, crollo della gru in via Genova: sicurezza nei lavori in quota e prevenzione obbligatoria

️ Crollo della gru a Torino: una strage evitabile con più sicurezza

Il 18 dicembre 2021, tre operai sono morti schiacciati dal crollo di una gru edile in via Genova, a Torino, durante operazioni di montaggio. Una tragedia che ha riportato l’attenzione su uno dei rischi più letali nei cantieri: i lavori in quota.

Le indagini hanno rivelato carenze procedurali, mancanza di verifiche e inosservanza delle norme tecniche, con responsabilità distribuite tra ditta appaltatrice, fornitori e coordinatori.


Cosa è emerso dall’inchiesta

  • Mancato controllo strutturale del basamento della gru;
  • Utilizzo di manodopera non adeguatamente formata;
  • Assenza di procedure certificate per il montaggio;
  • POS incompleto o non aggiornato;
  • DPI inadeguati o assenti.

Perché i lavori in quota sono così pericolosi?

I lavori in quota sono definiti come attività svolte ad altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile. I rischi principali includono:

  • cadute dall’alto;
  • instabilità strutturale (ponteggi, gru, impalcature);
  • uso improprio di scale e piattaforme;
  • fattori ambientali (vento, pioggia, scarsa visibilità).

Secondo INAIL, le cadute dall’alto restano tra le prime cause di morte sul lavoro in Italia.


✅ Prevenire i rischi nei lavori in quota: cosa prevede la legge

1. Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

Il DVR deve analizzare tutte le attività svolte in altezza, identificando:

  • luoghi di lavoro sopraelevati;
  • attrezzature e strumenti utilizzati;
  • misure di prevenzione collettiva e individuale.

Approfondisci: DVR e rischi specifici


2. Piano Operativo di Sicurezza (POS)

Ogni impresa che opera in un cantiere edile è obbligata a redigere un POS che descriva in dettaglio:

  • fasi lavorative in quota;
  • DPI previsti (imbracature, caschi, linee vita);
  • formazione e addestramento ricevuto dai lavoratori;
  • misure di emergenza.

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3. DPI di terza categoria e formazione

I lavori in quota richiedono DPI di III categoria come:

  • imbracature con doppio cordino anticaduta,
  • elmetti con sottogola,
  • sistemi di ancoraggio certificati.

Ma i DPI non bastano. È obbligatoria la formazione specifica ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni e dell’Art. 77 D.Lgs. 81/08.

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⚖️ Rischi legali per l’azienda

Le responsabilità penali e civili in caso di incidente possono ricadere su:

  • datore di lavoro e RSPP,
  • dirigenti e preposti,
  • committente o coordinatore sicurezza.

È fondamentale dotarsi anche di un Modello Organizzativo D.Lgs. 231/01, per dimostrare la corretta gestione della sicurezza.


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Conclusione

Il crollo della gru di Torino ci ricorda che la negligenza si paga in vite umane. Prevenire non è solo un dovere morale, ma un obbligo normativo per chi lavora in cantiere.

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.