Sottoprodotti e rifiuto differenza

Sottoprodotti e rifiuti: guida operativa per la corretta gestione

La corretta distinzione tra sottoprodotti e rifiuti è un passaggio chiave per ogni azienda che voglia operare nel rispetto della normativa ambientale, ridurre i costi di smaltimento e abbracciare i principi dell’economia circolare. Questo vale ancora di più per le realtà che trattano materiali di origine animale, soggetti a una normativa specifica: i Sottoprodotti di Origine Animale (SOA).

In questo articolo di approfondimento ti spieghiamo:

  • Le differenze tra rifiuto e sottoprodotto;
  • I requisiti per classificare correttamente un materiale;
  • La disciplina specifica per i SOA (Reg. CE 1069/2009);
  • Gli attori coinvolti, i documenti richiesti e gli obblighi normativi;
  • Esempi pratici e consigli operativi per le imprese.

Rifiuto o sottoprodotto? Ecco la differenza

Caratteristica Rifiuto Sottoprodotto
Definizione Qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi Residuo di un processo destinato a un uso successivo diretto
Normativa di riferimento Art. 183 D.Lgs. 152/2006 Art. 184-bis D.Lgs. 152/2006
Gestione Obblighi documentali e tracciabilità (FIR, MUD, registro rifiuti) No obblighi rifiuti, ma serve dimostrare il rispetto dei requisiti
Trattamento Smaltimento o recupero Riutilizzo diretto in altro ciclo produttivo
Controlli ARPA, NOE, ecc. ASL, autorità sanitarie e ambientali

✅ I 4 requisiti per qualificare un materiale come sottoprodotto

Affinché un materiale residuo possa essere qualificato come sottoprodotto, deve rispettare tutti e 4 i requisiti previsti dall’art. 184-bis del D.Lgs. 152/2006:

  1. Origine certa da un processo produttivo;
  2. Utilizzo certo in un altro processo produttivo;
  3. Utilizzo diretto senza ulteriori trattamenti (se non di normale pratica industriale);
  4. Conformità normativa per l’uso previsto (norme ambientali, sanitarie, ecc.).

Esempi pratici: sottoprodotto o rifiuto?

Contesto Materiale Classificazione corretta
Industria alimentare Bucce di pomodoro usate per estrarre licopene ✅ Sottoprodotto
Cantiere edile Calcinacci da demolizione ❌ Rifiuto
Caseificio Siero del latte venduto per produzione alimentare ✅ Sottoprodotto
Laboratorio chimico Soluzione di lavaggio con residui pericolosi ❌ Rifiuto

Documentazione utile per i sottoprodotti

Per dimostrare che un materiale è un sottoprodotto e non un rifiuto, è utile predisporre:

  • Dichiarazione del produttore;
  • Scheda tecnica e analisi del materiale;
  • Contratti con l’utilizzatore;
  • Tracciabilità logistica e impiantistica.

Sottoprodotti di Origine Animale (SOA): regole specifiche

Quando i sottoprodotti sono di origine animale, entrano in gioco le norme sanitarie europee contenute nel:

  • Regolamento (CE) 1069/2009
  • Regolamento (UE) 142/2011

Questi materiali, se gestiti correttamente, non sono rifiuti, ma sottoprodotti sanitari con valore economico e potenziale di riutilizzo.


Categorie SOA: Classificazione e destino

Categoria Descrizione Esempi Destinazione finale
Cat. 1 Rischio sanitario elevato Animali infetti, scarti aeroportuali Incenerimento obbligatorio
Cat. 2 Rischio intermedio Letame, sangue, contenuti digestivi Biogas, compostaggio
Cat. 3 Rischio basso Latte, parti edibili scartate, pet food Cosmetici, mangimi, fertilizzanti

Obblighi specifici per i SOA

Obbligo Dettaglio
Registrazione Operatori e impianti devono essere registrati/autorizzati (ASL, Ministero della Salute)
Etichettatura I contenitori devono indicare chiaramente la categoria SOA
Documenti di trasporto Documento commerciale o sanitario con tracciabilità completa
Igiene e biosicurezza Manipolazione conforme ai requisiti igienico-sanitari
Trattamento Solo in impianti autorizzati (biogas, petfood, fertilizzanti ecc.)

Attori e responsabilità nella filiera dei SOA

Soggetto Responsabilità
Produttore (es. macello, laboratorio) Classificazione corretta, conservazione, documentazione
Trasportatore Mezzi idonei e autorizzati, registrazione, tracciabilità
Destinatario finale Impianto autorizzato con registrazione e controllo sanitario
ASL/Servizi Veterinari Vigilanza, sopralluoghi, autorizzazioni
Ministero della Salute Anagrafe nazionale SOA e regolamentazione

♻️ SOA e economia circolare: opportunità per le aziende

Utilizzare correttamente i SOA consente di:

  • Ridurre la produzione di rifiuti;
  • Ottenere nuove fonti di reddito (biogas, cosmetici, mangimi);
  • Diminuire l’impatto ambientale e i costi di smaltimento;
  • Migliorare la reputazione aziendale in ottica ESG e sostenibilità.

️ Come può aiutarti LDG Service

LDG Service supporta le imprese nella corretta gestione dei sottoprodotti e dei rifiuti, offrendo:

  • Consulenza tecnica per la classificazione dei materiali;
  • Redazione documentale (schede sottoprodotto, dichiarazioni, piani di gestione);
  • Supporto normativo per l’applicazione del Reg. CE 1069/2009 e del D.Lgs. 152/2006;
  • Formazione interna per responsabili ambientali e operatori SOA.

Conclusioni

Distinguere correttamente tra rifiuti e sottoprodotti (compresi i SOA) è una responsabilità ma anche un’opportunità per tutte le aziende coinvolte in processi produttivi, zootecnici, alimentari, chimici e ambientali.

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.