Oltre le barriere: strategie di sicurezza nei lavori in spazi confinati
Lavorare in uno spazio confinato può essere fatale, ma non deve esserlo
Ogni anno si verificano incidenti gravi, spesso mortali, durante le attività in spazi confinati come cisterne, silos, condotte e serbatoi. Le cause principali? Una scarsa valutazione dei rischi, l’assenza di adeguate misure di prevenzione e una formazione insufficiente degli operatori. Il rischio non è solo per chi entra, ma anche per chi tenta un salvataggio improvvisato senza protezioni.
Ma c’è una buona notizia: una corretta redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), integrata da un piano specifico per gli spazi confinati, può ridurre drasticamente gli incidenti. Le aziende che adottano un approccio proattivo alla gestione di questi ambienti non solo proteggono i lavoratori, ma dimostrano conformità normativa, riducono i costi legati agli infortuni e migliorano la propria reputazione aziendale.
Cosa sono gli spazi confinati?
Gli spazi confinati sono ambienti caratterizzati da aperture limitate per l’ingresso e l’uscita, ventilazione naturale insufficiente e la possibilità di presenza di atmosfere pericolose. Non sono progettati per una presenza umana continua e includono:
- Cisterne, silos e serbatoi
- Pozzi e fognature
- Condotte, camere di combustione, cunicoli
- Autoclavi e vasche industriali
La normativa di riferimento è il D.P.R. 177/2011, integrato dal D.Lgs. 81/08, che impone obblighi stringenti per le attività in questi ambienti.
Perché sono così pericolosi?
I rischi negli spazi confinati derivano principalmente da:
- Atmosfere esplosive o infiammabili
- Carenza di ossigeno
- Presenza di gas tossici o sostanze nocive
- Difficoltà nei soccorsi e nell’evacuazione
- Cadute, scosse elettriche o intrappolamento
Spesso, i tentativi di soccorso non pianificati da parte di colleghi peggiorano la situazione, generando ulteriori vittime.
DVR e spazi confinati: obbligo e opportunità
Il DVR è lo strumento fondamentale per identificare e valutare i rischi. Deve includere:
- Analisi dei pericoli specifici degli spazi confinati
- Procedure operative sicure
- Individuazione di DPI idonei
- Piano per formazione e addestramento
Nel caso di ambienti confinati, è consigliabile redigere un DVR specifico o un’integrazione settoriale, supportato da rilievi ambientali e piani di emergenza dettagliati.
Valutazione dei rischi negli spazi confinati
Una valutazione efficace deve tenere conto di:
- Caratteristiche fisiche dell’ambiente (dimensioni, accessi, ventilazione)
- Rischi chimici e biologici
- Atmosfere esplosive o a basso tenore di ossigeno
- Presenza di liquidi o solidi che possono sommergere o intrappolare
Utili strumenti di supporto sono checklist tecniche, misurazioni strumentali (rilevatori gas, ossigeno) e simulazioni di intervento.
Misure di prevenzione e protezione
Prevenzione:
- Ventilazione forzata o aspirazione localizzata
- Valutazione preventiva con strumenti per gas, ossigeno e vapori
- Isolamento delle fonti di rischio (energia, fluidi, sostanze)
Protezione:
- Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): autorespiratori, imbracature, caschi
- Sistemi di comunicazione bidirezionale
- Presenza obbligatoria di un addetto alla sorveglianza esterno
La formazione: l’unico vero investimento
Ogni lavoratore coinvolto deve:
- Partecipare a corsi di formazione specifici
- Essere addestrato con esercitazioni pratiche
- Conoscere procedure di emergenza, uso DPI, tecniche di primo soccorso
Il D.P.R. 177/2011 richiede che le aziende incaricate abbiano personale formato, addestrato e qualificato per operare negli spazi confinati.
Gestione delle emergenze: prepararsi all’imprevisto
Un piano efficace deve prevedere:
- Procedure di evacuazione con tempistiche
- Mezzi e attrezzature di soccorso (tripode, verricello, autorespiratore)
- Simulazioni periodiche con personale interno e soccorritori
Caso reale: dal rischio all’eccellenza
Un’azienda chimica con silos interrati ha implementato un protocollo completo di sicurezza, formato da:
- DVR settoriale aggiornato
- Sensori permanenti di gas e ossigeno
- Formazione con prove pratiche e audit periodici
Risultato: zero incidenti in 3 anni, migliore gestione dei lavori e aumento della fiducia dei clienti e stakeholder.
Conclusione: sicurezza come scelta strategica
La gestione degli spazi confinati non è solo un obbligo, ma un dovere etico e professionale. Valutare correttamente i rischi, adottare misure preventive e formare il personale significa salvare vite, tutelare l’azienda e costruire un modello operativo efficiente e sostenibile.
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