Maschere antigas, cartelli di pericolo, rilevatori di gas, nuvole di fumo tossico, sintomi di esposizione LDG SERVICE

Emissioni pericolose da attrezzature di lavoro: come gestirle

L’Allegato V del D.Lgs. 81/08 – che stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza delle attrezzature di lavoro – dedica particolare attenzione alla gestione delle emissioni di sostanze pericolose, imponendo misure tecniche e organizzative per prevenirle o limitarle.


⚠️ Il problema: polveri, gas e vapori invisibili… ma pericolosi

In molti ambienti di lavoro – officine, laboratori, cantieri, impianti industriali – le attrezzature possono emettere sostanze pericolose come:

  • gas tossici o infiammabili,
  • vapori chimici,
  • liquidi nebulizzati,
  • polveri sottili,
  • fumi di saldatura.

Queste emissioni, se non adeguatamente contenute o aspirate, mettono a rischio la salute dei lavoratori, provocando patologie respiratorie, intossicazioni o incendi/esplosioni.


Cosa prevede l’Allegato V – punto 4

Il D.Lgs. 81/08 (Allegato V, parte I, punto 4.1) è chiaro:

“Un’attrezzatura di lavoro che comporti pericoli dovuti ad emanazioni di gas, vapori o liquidi ovvero ad emissioni di polveri, fumi o altre sostanze […] deve essere munita di appropriati dispositivi di ritenuta e/o di estrazione vicino alla fonte corrispondente a tali pericoli.”

In sintesi: ✔ Non basta areare il locale.
✔ Serve un sistema locale di aspirazione o contenimento, posizionato vicino alla sorgente.


Esempio concreto: saldatrice senza aspiratore

In una carpenteria metallica, l’uso di saldatrici MIG/MAG genera fumi metallici tossici. Se non si utilizzano aspiratori localizzati o bracci mobili di estrazione, i lavoratori respirano sostanze cancerogene (es. cromo esavalente, nickel, manganese).

Soluzione?
✅ Installazione di cappe aspiranti mobili
✅ Eventuale filtrazione e reimmissione dell’aria trattata
✅ DPI solo se le misure collettive non sono sufficienti


✅ Come valutare la conformità delle attrezzature

Ecco una checklist di verifica rapida:

  • L’attrezzatura genera polveri, fumi, vapori o gas durante il funzionamento?
  • Esiste un sistema di aspirazione localizzata vicino alla sorgente?
  • È presente un filtro per il particolato o carboni attivi in caso di sostanze pericolose?
  • Il sistema è manutenuto regolarmente (sostituzione filtri, verifiche)?
  • È disponibile la scheda tecnica delle sostanze utilizzate per valutare i rischi?

Perché è fondamentale intervenire?

Una cattiva gestione delle emissioni comporta:

Malattie professionali (bronchiti, asma, tumori)
Sanzioni da parte degli organi di vigilanza (ASL, Ispettorato)
Interruzioni delle attività in caso di infortunio o denuncia

Al contrario, un’azienda che investe in aspirazione, ventilazione e formazione:

✅ tutela la salute dei lavoratori
✅ migliora la qualità dell’aria e dell’ambiente
✅ dimostra responsabilità e conformità normativa


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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.